miércoles, 7 de octubre de 2009

Rappresentazione e vita quotidiana, può fare oggi la differenza



(immagine: Giorgio de Chirico. Piazza d'Italia. 1913)


La nostra capacità di capire e mettere in atto nel sociale "le rappresentazioni" (i nostri ruoli, doveri, diritti, impegni, sensibiilità, dubbi, amarezze, amore, etc.) e forme di  " vita quotidiana" (la micropolitica della famiglia, il lavoro, la scuola, l' università, l'associazione, l'ufficio, i mezzi di trasporto, etc) penso che sia una delle vere sfide dei nostri tempi, perchè siamo sempre di più davanti a una realtà dove i pensieri, i comportamenti, le società, le culture e i modi/stile comunicativi cambiano velocemente e sono soprattutto contraddittori.

E questo perchè la storia attuale dopo la scomparsa del mondo bipolare, ha generato lo sviluppo tecnologico che moltiplica le capacità di dominare la natura, ma l'essere umano sta creando squilibri economici di grande magnitudine, che mettono in pericolo l'ecosistema e la sua propria sopravvivenza.

Il mondo moderno di oggi va alla ricerca di crescita economica, sviluppo locale e valori di cittadinanza. Il senso di sè e il senso degli altri in un mondo con rappresentazioni e dei quotidiani convulsi, incerti e alle volte troppo virtuali vanno in controsenso con le aspirazioni appena elencate.

L'essistenza si uno ha in mente delle rappresentazioni e un certo tipo di  performance nella vita quotidiana, ne può fare la differenza.

Le domande di riflesione possono essere più o meno queste: come si rappresenta Lei nelle realtà dove è coinvolto? e come è rappresentata la realtà dove Lei vive o vorrebbe vivere?